Agopuntura e Cochrane – 27/10/2008
In due lavori recentemente pubblicati nel Cochrane Database riguardanti rispettivamente due revisioni sistematiche sul ruolo dell’agopuntura nella fecondazione assistita 1) e nell’epilessia 2), citati nello scorso numero di Agopuntura33, gli Autori concludono che in entrambi i casi non si può affermare l’efficacia dell’agopuntura.
La ragione è sempre la stessa: la scarsa qualità metodologica degli studi. In particolare, come avviene di solito, si ritiene per lo più che i campioni siano scarsi, che non ci sia stata una corretta randomizzazione, che lo studio non abbia il gruppo di controllo in cieco.
Ora, pur ritenendo quanto mai giuste le critiche degli Autori della Cochrane, e non pretendendosi una benevola tolleranza nei riguardi della medicina energetica come d’altra parte sarebbe giusto, dato che essa viene giudicata su un terreno che non le appartiene, che è quello delle prove di efficacia standardizzate (pensiamo solo all’impossibilità di attuare il doppio cieco), quantomeno ci si attenderebbe una “par condicio”, che riconoscesse ugual dignità alle due medicine. E invece non è cosi in quanto i criteri di giudizio utilizzati sono completamente avulsi da quelle che sono le basi teoriche che determinano la scelta dei punti, la scelta delle associazioni di punti, la loro tecnica di infissione, la profondità, il tempo di permanenza dell’ago in situ, la tecnica di manipolazione, tutte cose, queste, di fondamentale importanza per il buon successo della terapia.
In altre parole, si dà per scontato che, per esempio, vada assolutamente controllato che i farmaci somministrati in una sperimentazione non siano scaduti, che ci si assicuri che il paziente li assuma correttamente, che aderisca completamente alle indicazioni dei ricercatori. Quando si tratta di agopuntura, invece, non sappiamo quasi mai nulla sul tipo di ago usato, sulla sua profondità, sull’ordine di infissione e rimozione, sul tipo di manipolazione ecc.
Eppure non è necessario essere esperti di agopuntura per avere coscienza di quanto queste scelte pesino sulla buona riuscita del trattamento. A titolo di esempio, l’effetto di Geshu/UB17 sarà diverso nel caso esso sia associato al punto Ganshu/UB18 (tonificazione del Sangue del Fegato) o al punto Xinshu/UB15 (tonificazione del Sangue del Cuore) (Van Nghi, 1984) 3).
La puntura superficiale di Dazhui/GV14 determinerà un’attivazione dello Yang in generale, mentre una sua puntura profonda risulterà particolarmente attiva sulla Weiyang (energia difensiva dunque immunità) (Shenxi Province Xi’an School of Hygiene, 1959) 4).
La lunga (oltre 30’) permanenza dell’ago in situ determina effetti riduttivi sul qi, mentre la più breve permanenza (meno di 10’) ne determina di amplificativi. E così la manipolazione veloce dell’ago ha un’azione di riduzione sul qi, contrariamente a ciò che si ottiene con una lenta manipolazione, che ha un’azione di rinforzo.
Dunque molte informazioni che si ritengono trascurabili da un punto di vista biomedico, sono di estrema importanza da un punto di vista energetico.
Anche nelle conclusioni la “par condicio” di cui sopra appare ancora lontana. Mi spiego: quando l’analisi dello studio porta a considerare scarsamente efficace quel punto (o quell’associazione di punti) in quella data patologia, i ricercatori concludono affermando che l’agopuntura non è efficace, sic et simpliciter. Sarebbe come se dopo aver somministrato una cefalosporina per una sindrome depressiva ed averla trovata inefficace, dicessimo che le cefalosporine non sono efficaci in assoluto, oppure che la terapia farmacologica (o addirittura l’intera medicina occidentale con tutto il suo corpus teorico) è risultata inefficace nelle sindromi depressive. Si alzerebbe un coro di critiche travolgente. Altrettanto non accade per la Medicina Tradizionale Cinese.
Lungi dal ritenere in mala fede gli Autori della Cochrane, siamo certi che queste problematiche potranno essere superate solo attraverso un più stretto e collaborativo dialogo fra gli esperti di biomedicina e gli esperti di medicina tradizionale, sia nella fase di costruzione di uno studio, sia in quella applicativa che infine in quella valutativa.
1) Cheong YC, Hung Yu Ng E, Ledger WL.Acupuncture and assisted conception.Cochrane Database Syst Rev. 2008 Oct 8;(4):CD006920.
2) Cheuk DK, Wong V Acupuncture for epilepsy.Cochrane Database Syst Rev. 2008 Oct 8;(4):CD005062
3) Medecine Traditionelle Chinoise, Ed. N.V.N, 1984, Marsiglia.
4) Shenxi Province Xi’an School of Hygiene. “L’effetto dell’elettro-agopuntura sulla funzione fagocitaria dei leucociti”. Selezione del materiale sull’elettro-agopuntura, Vol.1, 1959, Shenxi – Cina.
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