Il 19 agosto 2021 la rivista Neural Plast. ha pubblicato un articolo dal titolo “Neuroplasticità dell’agopuntura nell’ictus: una revisione basata su osservazioni tramite risonanza magnetica”.
L’agopuntura è ampiamente riconosciuta come un trattamento potenzialmente efficace per la riabilitazione neurocognitiva nel post ictus.
I ricercatori ne studiano a fondo i meccanismi. La risonanza magnetica (MRI), come tecnica non invasiva e ad alta risoluzione anatomica, è stata impiegata per studiare la neuroplasticità provocata dall’agopuntura nei pazienti con esiti di ictus.
Dopo aver visionato i database PubMed, Web of Science ed Embase, sono stati identificati 24 studi sull’uomo e cinque sugli animali. Questa revisione si concentra sulle prove sui possibili meccanismi alla base dei funzionamento della terapia con agopuntura nel trattamento dell’ictus tramite la regolazione della plasticità cerebrale che essa opera.
E’ stato scoperto che l’agopuntura riorganizza non solo la rete correlata alla regione motoria, tra cui la corteccia motoria primaria (M1), la corteccia premotoria, l’area motoria supplementare (SMA), la rete frontoparietale (LFPN e RFPN) e la rete sensitivo-motoria (SMN), nonché la rete in modalità predefinita (aDMN e pDMN), ma anche le aree cerebrali legate al linguaggio, compresi i lobi frontali inferiori, temporali, parietali e occipitali, nonché le regioni cerebrali correlate alle funzioni cognitive. Inoltre, la terapia con agopuntura può modulare la funzione e la plasticità strutturale nel post-ictus, il che può essere collegato all’effetto dell’agopuntura su questa patologia.
Questo il link all’articolo:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34456996/