In medicina occidentale molto spesso nel singolo individuo vengono formulate più diagnosi, indipendenti tra di loro, ciascuna a giustificare una sintomatologia relativa ad un organo o apparato. In questo lavoro sono stati presi in considerazione due casi clinici molto simili tra di loro. Una donna e un uomo entrambi di 47 anni, con le stesse patologie: esofagite da reflusso, sindrome ansioso-depressiva, tachicardia, sindrome vertiginosa. La paziente si è sottoposta al trattamento con agopuntura, integrato alla psicoterapia e a terapia farmacologica con singolo farmaco (IPP) con ottimi risultati. Il paziente invece ha instaurato una politerapia farmacologica, che mantiene nel tempo con recrudescenze della sintomatologia e rari periodi di miglioramento. La medicina tradizionale cinese riesce, com’è noto, a sintetizzare in un unico meccanismo fisiopatologico le problematiche presentate da ciascun paziente, ma soprattutto, permette spesso di curare il paziente evitando il ricorso a una politerapia farmacologica. La medicina integrata sembra essere una strategia vincente sia sul piano della terapia che della prevenzione.
Parole chiave: medicina integrata, prevenzione, agopuntura, depressione, esofagite, tachicardia, vertigini.